Data Stampa: 28/04/2008
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=249&t=coinres-casse-ancora-a-secco
Coinres, casse ancora a secco
Centomila euro in cassa, un debito con l'Amia da oltre 15 milioni e circa 22 milioni di euro di crediti vantati dai comuni soci. E' la situazione finanziaria del Coinres descritta oggi dal Giornale di Sicilia che pubblica la lista dei comuni morosi secondo l'analisi tracciata da Riccardo Incagnone, direttore generale del consorzio impegnato nella raccolta dei rifiuti in 22 comuni del Palermitano.
Pochissime le Amministrazioni in regola con i pagamenti: Altavilla Milicia, Villabate e S.Flavia (quest'ultima, fa sapere il sindaco Antonio Napoli, ha saldato il proprio debito nei giorni scorsi) mentre tutte le altre sarebbero in debito nei confronti nel Coinres per il servizio svolto nel 2007. La situazione peggiore è quella del Comune di Casteldaccia che deve al consorzio oltre 1,2 milioni di euro, seguito da Bagheria (1,1 milioni) e Marineo (729 mila).
In tutto nelle casse del Coinres mancano circa 6 milioni di euro, somme indispensabili per proseguire il servizio - spiega Incagnone - dal momento che i conti correnti sono pressochè a secco e le scadenze incombono. Oltre ai costi per l'affitto dei mezzi e gli stipendi degli oltre 500 dipendenti (quest'ultimi principale uscita dell'azienda), il Coinres deve far fronte ad un maxi debito nei confronti dell'Amia che nelle scorse settimane ha causato il pignoramento e di conseguenza il blocco del servizio. Il consorzio deve infatti alla Società palermitana oltre 15 milioni di euro per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Bellolampo: 6,8 milioni per il 2006 e 8,3 milioni per il 2007. Una somma enorme, giù rateizzata, e che, secondo il Coinres, dovrebbe essere pagata a loro volta dai Comuni. I quali, però, sembrano non avere nessuna intenzione di mettere mano alle proprie casse, dal momento che - sostengono - il servizio di conferimento in discarica fa parte del contratto firmato con il Coinres, quindi il suo costo è tutto a carico del consorzio.
Mentre appare probabile che si arrivi ad un contenzioso tra l'azienda e i Comuni soci (molti dei quali hanno giù dato mandato a dei legali), resta il fatto che le casse del Coinres sono in rosso e nuove emergenze rifiuti sembrano dietro l'angolo. "Questi soldi i comuni li devono versare - afferma Incagnone al Giornale di Sicilia - Poi ci si lamenta che il servizio non viene garantito e che i dipendenti non ricevono gli stipendi. Certo, l'ultima protesta resta incomprensibile, se non come un'azione diretta a rompere tutto. Ma se si creano tensioni è bene sapere chi è veramente responsabile di quanto accade".
G.R.
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