Data Stampa: 02/09/2013 10:30:39
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=1296&t=dichiarazione-del-comitato-sulle-questioni-della-prossima-festa-2013
Dichiarazione del Comitato sulle questioni della prossima festa 2013
Dopo le polemiche sulla prossima Festa Patronale in particolare sulla realizzazione del Carro Trionfale, è arrivata la risposta ufficiale da parte del Comitato dei festeggiamenti Madonna della Milicia alla comunità e ai Devoti della Madonna in merito alla realizzazione della Festa 2013.
Ecco la dichiarazione del dott. Giovanni Giovenco, Presidente del Comitato:
Sono profondamente amareggiato per il polverone che si è sollevato a seguito di una comunicazione che avevamo ritenuto doveroso dare alla comunità e ritengo necessario dare alcuni chiarimenti sulle gravi illazioni fatte che toccano anche l'integrità e la moralità della mia persona.
Premetto col precisare, anche se sembra alquanto superfluo, che il primo ad essere dispiaciuto ed affranto per la mancata realizzazione del Carro quest'anno, è il Comitato che rappresento. Carro Trionfale che, come è noto, è anche il simbolo del Comitato stesso. Tanti commenti ho sentito e letto in queste ultime settimane, specie sui social network provenienti dalla cittadinanza (ma anche da chi ne è a capo) commenti che mi hanno molto amareggiato poiché nella quasi totalità dei casi hanno colpito aspramente il Comitato pur essendo all'oscuro delle reali problematiche che hanno portato quest'oggi a questa triste nonché forzata decisione. Gravi e innumerevoli commenti di bassa lega sono stati scagliati sul Comitato, facendolo apparire l'unico vero nemico della Festa e come se esso volesse addirittura boicottare la costruzione del Carro "mettendo al bando le tradizioni popolari" come ha scritto qualcuno. Chi conosce veramente l'operato del Comitato, sa benissimo che unico scopo di esso è ed è sempre stata la realizzazione della festa, cosa che mi pare è stata sempre fatta con successo, coinvolgendo la gente che ogni anno sembra sempre più entusiasta.
Alle polemiche e critiche siamo abituati, ma francamente mi sembra alquanto fuori luogo ed ingiusto essere così duramente colpiti in questa situazione di particolare disagio che investe tutti. Contrariamente a quanto è accaduto, mi sarei aspettato una maggiore solidarietà e partecipazione ad opera della cittadinanza tutta, anziché un atteggiamento così facilmente ostile. Mi sembra che, fino ad oggi le gravose responsabilità che volontariamente in prima persona io dal 1998 e il comitato tutto, ci siamo assunti, sono sempre state portate avanti con impegno, sacrificio, e con ottimi risultati, come dimostrano gli attestati rilasciati dalle precedenti amministrazioni alla fine di ogni festa. Ci siamo sempre adoperati affinché la nostra amata festa potesse essere prestigiosa e tale da coinvolgere la cittadinanza che in effetti sempre più numerosa si riversa nelle nostre strade nei giorni di festa ampiamente gratificata. Perciò tali pesanti argomentazioni e commenti, in un momento così delicato, appaiono ingrate e volte a sminuire, anzi addirittura a vanificare l'intero assiduo lavoro finora svolto.
Sono rimasto volutamente in silenzio fino ad oggi, per non compromettere l'incontro con l'amministrazione comunale tenutosi giorno 29 agosto 2013, evitando che le mie parole potessero essere strumentalizzate. Il suddetto incontro aveva come oggetto la convocazione del "gruppo di lavoro per la festa patronale 2013" al fine di pianificare tutte le iniziative da porre in essere in occasione dei festeggiamenti. Per questo motivo, recandoci all'incontro credevamo di dovere concordare un programma insieme all'amministrazione comunale, ma così non è stato! Non appena arrivati infatti ci è stato letto un programma già strutturato in tutte le sue parti. Si ricorda alla cittadinanza tutta (così come è noto all'amministrazione) che il Comitato è titolare esclusivo non soltanto della realizzazione del Carro, bensì della gestione delle manifestazioni dell'intera festa (a cominciare dall'ottavario, e nei giorni 6, 7, 8 settembre e domenica successiva). A conferma di ciò, non riconosciamo il suddetto programma in quanto è chiaro che il Comune, per quanto sia apprezzabile il tentativo di fare contenta la cittadinanza, non ha alcun titolo per organizzare tali festeggiamenti. Mi preme sottolineare che a tale incontro mi è stato negato il diritto di parola visto che sono stato interrotto più volte, non avendo avuto così modo di chiarire la posizione del Comitato e difenderci dalle numerose critiche rivolteci con la minaccia di buttarci fuori dal Municipio e ciò alla presenza di tutti, alla presenza delle forze dell'ordine. Questi sono i motivi che mi hanno costretto oggi a rendere pubblica la posizione del Comitato che rappresento. Mi sembra opportuno precisare in primo luogo che il nostro primo cittadino sa perfettamente che l'argomento principe di quest'anno non è affatto nuovo poiché già lo scorso anno il Carro non si sarebbe potuto e dovuto costruire per il suo evidente e noto stato di usura, come dichiarato dal sottoscritto in presenza dello stesso sindaco nonché del Rettore del Santuario il primo giorno di festa in occasione dell'omaggio floreale dei vigili del fuoco.
Tutti hanno potuto notare lo scorso anno specie nell'ultimo giorno di festa, che durante la sua discesa in via Loreto, all'altezza del comune, il Carro ha mostrato vistosi segni di instabilità tanto che mi sono sentito costretto a consultare il comitato, gli addetti ai lavori e il Comandante dei Carabinieri sulla pericolosità che la prosecuzione della discesa avrebbe potuto avere per i presenti e gli edifici circostanti; la decisione unanime è stata quindi di rimuovere i tori da tiro e proseguire con il trattore per una questione di sicurezza.
La mia "strana abitudine di mettere in ansia i cittadini (...) paventando scenari apocalittici (cita N. Parisi)" si configura come una delle tante illazioni malamente argomentate dal sindaco, dato che ognuno di voi presente durante i suddetti impedimenti dello scorso anno potrebbe confermare che le difficoltà tecniche che impediscono la costruzione e la circolazione del Carro non sono frutto della mia fervida immaginazione, come si vorrebbe invece far credere per cercare un capro espiatorio su cui la cittadinanza possa scagliarsi (e ahimè così è stato).
Vero è che la titolarità non soltanto del Carro ma dell'intera realizzazione della festa è di competenza esclusiva del Comitato, ma sostenere che sia "deprecabile tirare dentro questa penosa vicenda l'amministrazione comunale (cit. N. Parisi)", la quale ritiene di non avere alcun obbligo morale e civile nei confronti del Comitato ma solo la facoltà di potere sostenere la festa, mi sorprende specialmente se ad affermarlo è proprio il sindaco della gente: la festa non è del Comitato ma di tutti i cittadini altavillesi e non solo!
Il Comitato non è un'azienda che genera profitti, ma un'organizzazione no profit che si finanzia attraverso le attività previste dallo statuto e con le offerte volontarie della cittadinanza (artt. 39-40-41-42 cc) ma quando tali risorse sono insufficienti - e ciò chiaramente non è direttamente imputabile ad una cattiva gestione economica da parte dei volontari del comitato - la soluzione più naturale ci sembrerebbe quella di un intervento da parte dell'amministrazione comunale per un sostegno alla cultura rappresentata nella fattispecie dalle tradizioni popolari centenarie la cui salvaguardia tanto è stata utilizzata durante un vero comizio da parte del rappresentante dell'amministrazione attuale. L'adunanza da me indetta lo scorso 17 agosto, impropriamente e polemicamente definita comizio aveva il solo scopo di informare la cittadinanza sulle pessime condizioni della struttura portante del Carro - che per trasparenza è stata esposta pubblicamente - e sulla insufficiente disponibilità economica per la sua riparazione e ristrutturazione.
In merito alle autorizzazioni relative alla ristrutturazione del carro, in ogni sua parte, si precisa a conoscenza, in primo luogo del sindaco e poi della cittadinanza tutta, che lo stesso e di conseguenza la sua costruzione non necessita di alcuna autorizzazione da parte degli uffici da lui citati (Sovrintendenza ai beni culturali di Palermo) perché è una struttura che viene smontata e riassemblata ogni anno.
In merito al possibile finanziamento di una nuova struttura, il sindaco ha recentemente ribadito il rifiuto del Comitato ad ottenere lo stesso. A tal proposito si evidenzia che il suddetto ipotetico contributo disponibile presso l'assessorato dei beni culturali era subordinato alla consegna, da parte del Comitato, di un progetto del carro da finanziare. Il Sindaco ha precisato di avere più volte sollecitato il comitato alla consegna di tale progetto e che il Comitato non lo ha "degnato di una risposta", perdendo così tale opportunità. In realtà il sindaco già sapeva che il Comitato non era in possesso di un progetto ma di un disegno da sviluppare, che è cosa ben diversa, relativo alla struttura portante, al suo addobbo e dunque alla realizzazione del Carro nella sua interezza. Per lo sviluppo del progetto così formulato, ci era stato fatto un preventivo che si aggira intorno all'astronomica cifra di 400.000,00 euro di certo non in possesso del Comitato. Non stiamo qui a sindacare se la pubblica amministrazione avesse la possibilità di fare ottenere un finanziamento di tale entità, ciò che è certo è che il Comitato non avrebbe mai potuto trasmettere al sindaco un progetto inesistente, che oggi ne millanta la mancata consegna, per poter beneficiare di quel contributo che oggi ci rimprovera di avere irrimediabilmente perso. Inoltre, di tale possibile finanziamento il Comitato era stato sommariamente informato per telefono, e lo stesso fondo non è mai stato effettivamente formalizzato, per cui lo si è ritenuto non attendibile in quanto dello stesso non si è più sentito parlare se non negli ultimi giorni ma come di una occasione perduta! Pertanto quando si informa bisogna saperlo fare!
Per ciò che concerne la richiesta del contributo di €. 70.000 ci si complimenta per la bravura in matematica (30.000 + 40.000) = €. 70.000! La reale richiesta, come il signor sindaco ben sa, è stata sempre di €.40.000 che sono stati negati e quindi è stata riformulata riducendola a €. 30.000 quale contributo unitario per la festa. Quindi il sindaco ha male informato la gente sapendo di farlo.
Contrariamente a quanto falsamente asserito pubblicamente, cioè "che il comitato ha fatto richieste sommarie senza specificare le destinazioni di spesa (...)", le richieste di contributo effettuate dal comitato sono state sempre supportate dai consuntivi di spesa prima del pagamento e senza di esse l'amministrazione non ha mai pagato. L'ultimo rendiconto è stato presentato all'amministrazione in data 12 marzo 2012 prot. 4469.
Per quanto riguarda l'interrogativo posto dal sindaco in merito all'abbandono di alcuni membri del Comitato, si risponde che tale circostanza si è verificata in quanto ciascun soggetto aderisce liberamente impiegando disinteressatamente il proprio tempo, compatibilmente alle esigenze familiari e certamente senza secondi fini. Inoltre intendo precisare che due soci hanno rassegnato le dimissioni nel momento in cui si sono candidati, in quanto, per statuto chi svolge un incarico politico non può far parte contemporaneamente del Comitato. Pur non di meno, proprio in questi giorni un ex collaboratore che per motivi familiari si era allontanato dal comitato ha chiesto un suo reinserimento dando una sua offerta economica ed assicurando le offerte degli altri familiari. D'altro canto, la fiducia riposta in alcuni soci ha avuto risvolti molto deludenti. Il voltafaccia più eclatante si è verificato lo scorso anno da parte di due ex soci che in più di una occasione hanno riportato informazioni riservate sullo stato del c/c del Comitato, durante un incontro pubblico presso il Comune, costringendo la nostra Associazione a cautelarsi dall'interno restringendo la sfera di competenza dei due soggetti. Probabilmente risentiti da queste necessarie misure cautelari ed anche per la prevaricazione sul Presidente, i suddetti si sono progressivamente allontanati e di conseguenza sono decaduti dalla carica.
Ritenendomi persona integerrima, relativamente al sorteggio della Panda, preme a me fare chiarezza sottolineando che tutto si è svolto con la massima regolarità e a prova di ciò sono in possesso di tutta quanta la documentazione relativa a tale sorteggio e alla destinazione di tale autovettura.
Il Comitato tutto, si sente moralmente impegnato nei confronti della popolazione, specialmente verso chi, con sacrifici, ha offerto il possibile per contribuire alla realizzazione della festa nonostante la vicenda carro. Pertanto il comitato in piena libertà e in forza delle proprie attribuzioni, svolgerà tutte quelle manifestazioni che riterrà opportune in relazione alle disponibilità economiche per garantire una festa dignitosa. Spero che malgrado le ostilità e le difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare la cittadinanza apprezzi gli sforzi con cui ci stiamo adoperando. In questo modo potremo onorare la solennità della Festa della Madonna, offuscata da tutte queste calunnie lanciate con ogni mezzo contro l'operato del Comitato il quale fino a questo momento non ha voluto rilasciare alcuna intervista o parere nel rispetto della Celebrazione stessa.
Tale mio intervento è volto a garanzia dell'onorabilità del Comitato che rappresento, e della mia persona, entrambi vilmente sporcati da tale incresciosa vicenda che ha avuto come unico, e forse voluto, effetto quello di far scagliare la popolazione, e non solo, contro l'operato del Comitato stesso.
Con l'auspicio che queste nostre parole chiariscano tutte le perplessità della popolazione senza dare adito ad ulteriori polemiche che ci distoglierebbero dal nostro lavoro, auguriamo alla comunità una Santa Festa in un clima di serenità così come certamente vorrebbe la Madonna.
Tanto era dovuto.
Altavilla, 31.08.2013