Data Stampa: 25/06/2015 15:30:07
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=1575&t=comuni-commissariati-per-mafia-ricadute-psicologiche-ad-altavilla-milicia
Comuni commissariati per mafia: ricadute psicologiche ad Altavilla Milicia
Il lavoro di tesi realizzato da Fricano Maria Antonietta rappresenta un contributo di ricerca-intervento svolto nel territorio di Altavilla Milicia volto a comprendere le problematiche legate al rapporto tra territorio e criminalità organizzata.
La scelta di realizzare una ricerca-intervento ad Altavilla muove sia da un interesse personale maturato grazie all'approfondimento del lavoro sulla psicologia del fenomeno mafioso dal gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Palermo, coordinato dal Professore Girolamo Lo Verso sia dai recenti avvenimenti di cronaca che hanno coinvolto l'amministrazione comunale sfociati nel commissariamento per gravi forme di ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata.
A partire da questi eventi ho accolto con interesse l'idea della Professoressa Cecilia Giordano di portare avanti un lavoro di ricerca che ha permesso di approfondire la conoscenza rispetto all'invasività del fenomeno mafioso, esplorando le rappresentazioni mentali, i vissuti, le paure dei cittadini legate soprattutto al commissariamento, per favorirne l'elaborazione psichica.
Obiettivo operativo è stato implementare modelli per il cambiamento e interventi di sviluppo territoriale attraverso la decostruzione di stereotipi, la condivisone dei vissuti e la trasmissione di strumenti per la progettazione sociale.
Lo strumento che ci ha permesso di operare in tale direzione è stato il gruppo di elaborazione clinico-sociale al quale hanno partecipato 15 cittadini di Altavilla nel mese di Ottobre. L'incontro di gruppo, successivamente audio registrato, ha permesso di ottenere risultati significativi.
Dal gruppo emerge che uno degli aspetti che caratterizza la specificità ad Altavilla è la forte integrazione della mafia nel tessuto sociale che porta i cittadini a riconoscere alcuni fenomeni e a viverli con sofferenza.
Penso che lo scioglimento non abbia poi tanto scosso la popolazione. La notizia, proprio in virtù dell'esistenza di un gossip sulla mafia, era già arrivata ai cittadini i quali sono rimasti increduli e "stupiti" non appena resa pubblica.
L'elemento che ha profondamente scosso la cittadinanza è lo stato di abbandono in cui riversa il paese.
Lo scioglimento del comune sembrava potesse essere una prima azione per ristabilire la legalità nel paese e per superare il senso di colpa, di imbarazzo e vergogna che opprimeva i cittadini in quanto facenti parte di una "comunità malata".
Ma ciò non è avvenuto, il paese risulta abbandonato ma soprattutto manca una figura che guidi i suoi cittadini per la realizzazione di una comunità sana e propositiva, accompagnando le persone verso una modalità sana di sviluppo psicosociale ed economico.
Sicuramente ancora molto deve essere fatto, ma un primo passo verso il cambiamento è stato dimostrato dai numerosi interventi da parte dei partecipanti al gruppo.
Si percepiva una libertà di espressione, una voglia di parlare di fare emergere i propri vissuti, le proprie emozioni; un vero esempio di cultura antimafiosa.
Con questa ricerca si ribadisce il concetto di come sia importante, per combattere la mafia, il territorio e le modalità relazioni con le quali le persone dentro il contesto si incontrano, scambiano, comunicano, cioè la qualità del loro stare insieme e di costruire relazioni.
È arrivato il momento che Altavilla riaffiori e si riappropri delle sue meraviglie che la rendono unica.
Ringrazio personalmente i miei concittadini che hanno partecipato al gruppo e alle interviste i quali, con i loro racconti e le loro esperienze hanno, non solo permesso di realizzare questa stimolante esperienza di lavoro clinico e di ricerca, ma hanno accresciuto la mia conoscenza e consapevolezza su fatti fino ad ora sconosciuti o celati nelle fitte trame della quotidianità.
Fricano Maria Antonietta
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