Data Stampa: 31/10/2017 10:39:45
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Il Sindaco Virga, sul blitz antimafia di ieri: l'Amministrazione comunale tutelerà l'immagine di Altavilla Milicia
Duro colpo alla cosca di Bagheria. L'operazione antimafia "Nuova alba" del Comando provinciale dei carabinieri di Palermo ha riportato in carcere Giuseppe Scaduto, boss liberato solo qualche mese fa e tra i promotori della riorganizzazione della cupola mafiosa. Con lui in manette altre 16 persone accusate di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata.
Nell'operazione (di ieri ndr) sono stati impegnati oltre cento carabinieri, con l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero del nono Nucleo di Palermo. Gli investigatori hanno fatto luce numerose estorsioni compiute dal mandamento mafioso di Bagheria ai danni di imprenditori locali operanti nel settore edile e nella fornitura di acqua minerale.
Dalle indagini è emerso anche la violenza del clan e delle sue regole ferree, come nel caso di Scaduto, già arrestato nel 2008 nell'ambito dell'operazione "Perseo", che avrebbe commissionato al figlio l'omicidio della sorella "colpevole" di essersi innamorata di un maresciallo dei carabinieri. "Tua sorella si è fatta sbirra", diceva il boss al figlio, ma il giovane di 30 anni non voleva finire in carcere, e grazie alle intercettazioni si sa che a un amico confidava: "Io ho 30 anni e non mi consumo per lui".
Un provvedimento è stato notificato in carcere a Giacinto Di Salvo altro esponente di spicco della consorteria mafiosa, già a capo del Mandamento mafioso di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell'indagine "Argo". In manette anche Giovanni Trapani ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi, destinatario di misura cautelare nell'operazione "Iron Men".
Colpiti anche i vertici storici della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, come Franco Lombardo, a capo della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia tra il 2011 e l'ottobre 2012 e il reggente del Mandamento di Bagheria, Michele Modica, a capo della cosca di Altavilla Milicia fino al giugno 2014, quando venne arrestato.
Per alcuni degli indagati, già detenuti, il provvedimento è stato notificato nelle carceri di Palermo, Tolmezzo e Prato.
Ad Altavilla Milicia in piena notte (ore 4:30) si è sentito un elicottero che osservava dall'alto le operazioni di arresto. Tra le sedici persone arrestate sette sono di Altavilla Milicia.
Abbiamo chiesto un commento al Sindaco di Altavilla, l'avv. Pino Virga, sulla vicenda: "La mafia rappresenta per la Sicilia una terribile piaga, forse la più terribile; per le sue drammatiche ricadute sulla vita sociale ed economica della nostra terra, e sulle sue possibilità di sviluppo. Altavilla purtroppo non è estranea al fenomeno mafioso come dimostrano non tanto gli arresti di ieri quanto precedenti, e oggi irrevocabili, provvedimenti giudiziari, penali e amministrativi. In ordine ai recentissimi fatti di cronaca, la mia formazione culturale e professionale, improntata a pieno e reale garantismo, mi impone di non pronunciarmi in questa fase, nell'attesa di ulteriori sviluppi. Ma è certo che l'Amministrazione comunale tutelerà l'immagine di Altavilla con tutti gli strumenti possibili nell'eventuale percorso processuale conseguente alle indagini. Con la ferma convinzione che nessuno può essere ritenuto colpevole fino a quando nei suoi confronti non sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna. Certamente è confortante riscontrare quanto sia intensa la quotidiana azione di contrasto alla criminalità organizzata da parte della Magistratura e delle Forze dell'ordine. E ciò deve costituire un monito per chi crede di poter restare impunito vivendo oltre i confini della legalità; ma deve anche stimolare il nostro senso di responsabilità nell'adozione di politiche volte alla promozione sociale e culturale della nostra Comunità, e alla diffusione della cultura della legalità. Di quegli strumenti cioè, che, insieme all'azione repressiva dello Stato, potranno garantire la scomparsa dell'odioso fenomeno mafioso."
- Categoria: Cronaca
- Data: 31/10/2017