Data Stampa: 02/09/2019 18:54:04
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=1913&t=veramente-la-festa-patronale-divide-altavilla-milicia-
Veramente la festa patronale divide Altavilla Milicia?
“È ormai guerra dichiarata quella tra gli abitanti indigeni e quelli delle contrade che vengono da fuori ed hanno acquistato le loro abitazioni in paese. Il motivo del contendere, quasi un paradosso, perché le feste dovrebbero unire più che dividere, sono i festeggiamenti in onore della Santa patrona la Madonna della Milicia, giunta alla 396a edizione.”
Inizia così l’articolo con il titolo “La festa patronale divide Altavilla” apparso ieri mattina sul Giornale di Sicilia a firma di Pino Grasso, che ha fatto molto discutere e indignare gli altavillesi.
L’articolo prendendo spunto su una discussione su Facebook ha ampliato un “falso problema” (così come viene riportato dal primo cittadino avv. Pino Virga), una divisione che non esiste. Un problema di una mezza dozzina di cittadini, non originari di Altavilla e che dalle loro parole si evince che non hanno a cuore le usanze della festa “più pittoresca, più commovente” come la definisce Giuseppe Pitrè nel 1890.
La Festa di Altavilla Milicia, in onore della Madonna della Milicia, tra le più importanti e conosciute in Sicilia e non solo. Una festa che si ripete dal 1623 e che tra quattro anni celebrerà la 400esima edizione. La stessa viene riproposta oltreoceano a Chicago e in Arizona dagli emigrati altavillese da più di un secolo. Una festa che incredibilmente viene messa in discussione da pochi “indigeni”, così vene riportato nell’articolo, e che in media vede la partecipazione di circa centomila persone all’anno.
La festa di Altavilla per l’economia dei commercianti è importantissima. Un periodo per fare quadrare i conti dell’esercizio e fare respirare molte famiglie.
Argomento di discussione? Il traffico e la nube! Per chi non conosce la piccola cittadina miliciota, il centro e fulcro della festa si svolge proprio all’ingresso del paese causando, nei dieci giorni di festa, un caos tra le vie cittadine. Un problema noto da decenni e che le amministrazioni hanno ovviato non facendo “salire” le auto, dall’ingresso principale, ma da una via più lunga che fa il giro da contrada Santoro e sbocca nella parte “alta” del paese (a circa 500mt dalla festa vera e propria). Il disagio per entrare e uscire dal paese per pochi sarebbe il motivo per far togliere le bancarelle di torrone, scaccio, giocattoli e oggetti vari? Non fare girare le bandi musicali e le processioni? I tavolini?
Altro argomento di discussione la nube di fumo generata dalla carne arrostita dei tanti ristorantini disperse per il centro storico, chiamati tavolini, che darebbe fastidio. La festa di Altavilla, oltre per la sua Santa, è noto per la “sasizza ra Milicia”, molti vengono proprio per questo. Da alcuni anni si è scoperto lo Streed Food quando ad Altavilla sono due secoli che si pratica, potremmo dire che ha il copyright. L’usanza nata dalle tantissime persone che venivano “A piedi, a cavallo, sopra carrette, in carrozza, su sciarrapò, per ferrovia, su barche... giungono ad ogni ora, ad ogni istante, di continuo devoti e devoti...” (Giuseppe Pitrè - Feste Patronali in Sicilia, 1890).
Oggi tutto questo viene messo in discussione da pochi e da un articolo che forse necessitava di un approfondimento migliore. (aki)