Lo scorso 8 Settembre si è conclusa la Festa in onore alla Madonna della Milicia. Durante la Santa Processione del Quadro, quest'anno, ci sono state due novità, la prima, subito dopo la prima vulata, dove sono state liberate una decina di colombe bianche e la seconda, prima del discorso del Vescovo S. E. Mons Paolo Romeo, dal palazzo comunale, dove il nuovo Sindaco Dott. Camarda ha donato un mazzo di fiori alla Madonna. Come ormai da anni, c'è stata una grande partecipazione alla Santa Processione.
A chiudere la Festa, in perfetta puntualità (24.00) è stata la discesa del Carro Trionfale trainato dai buoi, subito dopo fuochi pirotecnici in Piazza Belvedere.
Così si è conclusa la 385 Edizione della Festa.
Pubblichiamo il video dell'ultima vulata in Piazza Matteotti (a posta). Le vulate durante la Festa si svolgono in tre punti diversi durante la Processione del Quadro: la prima in via Loreto angolo via Conciliazione, la seconda in via Mons. Melchiorre Gagliano ed infine l'ultima in via Roma di fronte Piazza Matteotti. Orma da alcuni anni a fare la vulata sono tre coppie di bambini, quest'anno solo bambine.
Testo Prima Vulata
Evviva Maria, Maria di Loreto: O nome assai lieto Che il cuor ci beò!
La casa, cui dentro Si è il Verbo incarnato, Loco è si pregiato Che esprimer non so.
Fu in ver l’aurea casa, La più preziosa, Fu gemma nascosa Che un Dio ricercò.
Dal ciel Gabriele Di volo venuto, Quel dolce saluto Qui dentro intonò.
Voi siete di grazia Sì colma e ripiena Che mente terrena Capire non può.
Un sì, che voi dite Sol basta: Israello Dai suo Emmanuello La vita acquistò.
Suo Santo volere Sia sempre in me fatto Si disse: ad un tratto Iddio s’incarnò.
Evviva Maria….
Testo seconda vulata
Sia pur di Maria La casa sacrata Da tutti lodata Il più che si può
In quest’alma casa Vi nacque Maria Ah! Sol basteria Far cenno di ciò
Fu in quest’alma casa Maria annunziata, Qui l’alta ambasciata A lei si portò
Qui disse: o Maria, Vi salvi il mio Dio, A voi qui m’inviò, Iddio mi mandò.
Il vostro consenso Dio vuole, o Maria, Per dare il Messia Che al mondo giurò.
Ed eccomi, disse, Son io di Dio serva, E senza riserva Tal sono e sarò.
O fiat! O assenso! Stupendo, e possente Che un Dio di repente Fatt’uomo ci donò.