Data Stampa: 07/11/2008
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=320&t=maxi-sequestro-a-palermo
Maxi sequestro a Palermo
I carabinieri del Gruppo di Monreale hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Si tratta di immobili e appezzamenti di terreni riconducibili all'imprenditore Salvatore Buttitta, ritenuto un prestanome del boss Bernardo Provenzano.
Il provvedimento è dei giudici del tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia, e riguarda beni intestati a cinque persone che sono i legittimi eredi di Buttitta.
I carabinieri del Gruppo di Monreale hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni applicando una nuova norma del pacchetto sicurezza in cui è previsto che le misure di prevenzione patrimoniale possano essere applicate anche in caso di morte del soggetto proposto. È una delle prime volte che si applica.
Salvatore Buttitta, da poco deceduto (agosto 2008), è stato un imprenditore accusato di essere vicino a Cosa nostra, da cui è stato assolto. Di lui avevano parlato i pentiti, indicandolo anche come prestanome di Provenzano.
L'imprenditore di Bagheria era titolare di cave ed era il fornitore principale di materiale da costruzione per le imprese edili della sua zona. Per l'accusa le sue cave sono state utilizzate come punti d'incontro di esponenti di rilievo di Cosa nostra, anche latitanti.
I beni sequestrati sono intestati alla moglie Giuseppa Avorio, ai figli Francesco, Gaetano, Giuseppe e Laura Buttitta, e si tratta di 214 appezzamenti di terreno; 33 unità immobiliari a Palermo, Bagheria, Altofonte, Altavilla Milicia, Polizzi Generosa, Santa Cristina Gela, Belmonte Mezzagno, Santa Flavia e Termini Imerese.
http://www.lasicilia.it