Data Stampa: 06/08/2009
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=408&t=linvasione-dei-commissari-nei-comuni-siciliani
L’invasione dei commissari nei Comuni siciliani
Nel giro di quindici giorni la stampa locale ha diffuso due notizie non certo rassicuranti sul modo in cui viene gestita la Cosa pubblica a Camporeale, piccolo centro agricolo dell’entroterra palermitano. La prima, comparsa sugli organi di informazione a metà luglio, riguarda la mancata approvazione del bilancio di previsione 2009 (il termine ultimo è scaduto lo scorso 31 maggio), che comporterà l’invio di commissari ad acta da parte dell’assessorato regionale alla Famiglia.
Un provvedimento, aveva spiegato il neoassessore Caterina Chinnici, “resosi necessario e urgente a causa del fatto che moltissime amministrazioni provinciali e comunali sono in ritardo e quindi anche la spesa è di fatto bloccata, anche per i servizi essenziali”. I commissari, dunque, sostituendosi alla giunta, avranno il compito di redigere lo schema di bilancio per l’esercizio finanziario, con riferimento all’anno in corso e al triennio 2009-2011. Sono complessivamente 118, su un totale di 390, i Comuni siciliani che riceveranno la visita dei commissari. Volendo restare ottimisti, insomma, si potrebbe abbracciare la logica del “così fan tutti”, o del “mal comune mezzo gaudio”, buona per ogni stagione, soprattutto quando c’è da giustificare una cattiva condotta che è, anzitutto, nostra.
La seconda notizia, e qui veniamo alla cronaca degli ultimi giorni, concerne l’assegnazione delle premialità ai Comuni siciliani per l’attività svolta nel 2008. Una torta da venti milioni di euro, della quale, il Comune di Camporeale, ha soltanto sentito il profumo. Anche in questo caso il verdetto insindacabile è stato emesso dall’assessorato regionale alla Famiglia, che, sulla base di sette parametri, che vanno dalla capacità dell’ente di riscuotere i tributi all’aumento dei flussi turistici, ha redatto una vera e propria classifica dei vizi e delle virtù. Si scopre così che, relativamente alla provincia di Palermo, è il Comune di Termini Imerese a fare la parte del leone con una premialità accordata di oltre 177 mila euro. Numerosi, inoltre, i Comuni attestatisi oltre i 100 mila euro: Alia, Altavilla Milicia, Bolognetta, Caltavuturo, Capaci, Carini, Castelbuono, Cefalù, Contessa Entellina, Ficarazzi, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Pollina, Terrasini, Trabia e Villabate. Per Camporeale, invece, una netta bocciatura, se si pensa che è l’unico paese a far registrare il record (negativo) di zero contributi. Questa volta, la logica del mal “comune mezzo gaudio” non può trovare applicazione, visto che siamo dinanzi a un primato assolutamente solitario. Altri otto Comuni hanno “provato” a sfilare la maglia nera a Camporeale: Alimena, Baucina, Caccamo, Giuliana, Isnello, Marineo, Mezzojuso e Palazzo Adriano, senza tuttavia riuscire ad arrivare alla fatidica quota zero. “Non abbiamo ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale – ha lamentato nei giorni scorsi il sindaco di Camporeale, Vincenzo Cacioppo, di area Udc, primo cittadino dal maggio 2007 – comunque verificheremo i parametri e valuteremo se presentare ricorso”. Se non altro, quindi, con l’aiuto della carta bollata, si cercherà di porre rimedio alla voce “zeru tituli”.
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