Data Stampa: 17/06/2011 14:46:17
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=760&t=palermo-assediata-dai-rifiuti
Palermo assediata dai rifiuti
L’emergenza rifiuti nel versante orientale della provincia di Palermo, vede i Comuni di Bagheria, Misilmeri, Villabate, Ficarazzi, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Baucina, Ventimiglia e Lercara Freddi invasi da cumuli di immondizia: i sindaci sono costretti a chiedere lo stato di emergenza.
L’Amia s.p.a., ha deciso di chiudere al consorzio Coinres. L’Amia s.p.a., che è in grave crisi economica, vanta crediti per oltre 60 milioni di euro da una quarantina di Comuni.
Gli ingressi delle scuole sono letteralmente invasi dall’immondizia, per motivi igienico-sanitari i primi cittadine dei citati comuni, sono stati costretti a firmare un’ordinanza per la chiusura delle scuole e di alcuni uffici pubblici.
I cittadini sono esasperati e si stanno riunendo in comitati spontanei, minacciano di non pagare le tasse, malgrado il concessionario della riscossione, Serit Sicilia s.p.a., ha fatto recapitare ai cittadini le cartelle esattoriali di pagamento.
La popolazione già provata psicologicamente e i vigili del fuoco di Palermo sono dovuti intervenire per spegnere decine di focolai appiccati da ignoti.
Il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, ha convocato sotto il palazzo D’Orleans, sede del Governo della Regione siciliana, l’assemblea straordinaria di tutti i sindaci, gli assessori, i presidenti dei consigli comunali e i consiglieri e gli amministratori degli Ato rifiuti.
Ma a quanto pare il presidente Raffaele Lombardo era più indaffarato a occuparsi della crisi di governo che lo attanaglia da vari giorni. Il governatore, per il momento, ha nominato Giorgio D’Angelo commissario ad acta e rinviato la discussione e l’incontro con gli amministratori nel pomeriggio, mentre i sindaci hanno dato atto a un sit in di protesta. Nel frattempo parte la parallela protesta degli addetti ai lavori che non ricevono lo stipendio da mesi: non riuscendo a fronteggiare le difficoltà economiche, hanno annunciato lo stato di agitazione fino al pagamento delle spettanze arretrate.
La situazione cade anche nel paradosso: il cittadino che ha pagato la tassa rifiuti non riceve un servizio adeguato e l’operaio che svolge la sua mansione è costretto a fare i salti mortali per andare avanti; nel contempo i dirigenti aziendali degli Ato percepiscono stipendi d’oro e buoni di produzione. La soluzione cade allora in uno stanco e poco lungimirante rituale: l’ennesima proroga per motivi straordinari dell’invaso di Bellolampo e la costruzione della sesta megavasca dove conferiranno i rifiuti fino alla prossima emergenza.
E non mancano le promesse.
di Irene Faso Palermo