Con i giochi d'artificio di sabato notte ed il sorteggio del Comitato, in piazza Belvedere, domenica si sono conclusi i festeggiamenti della Santa Patrona locale: la Madonna della Milicia.
Per la prima volta nell'organizzare la festa patronale c'è stato la sinergia tra l'Amministrazione comunale, il Comitato dei festeggiamenti "Madonna della Milicia" e il Santuario Mariano Diocesano Madonna della Milicia. La festa divisa in due parti: quella spirituale diretta dal Rettore don Liborio Scordato e quella cosiddetta esterna a cura dell'Amministrazione comunale del neo Sindaco Antonino Parisi; il Comitato a fare da collante alle due strutture in quanto unica organizzatrice della festa patronale.
La parte religiosa. Con la novena alla Madonna della Milicia alla fine di agosto sono iniziati i preparativi religiosi. A fare da predicatori durante l'ottavario Frate Elia dei Frati Minori Rinnovati e Padre Ildebrando Scicolone, Benedettino. A suonare la novena dialettale per la notte nelle vie del paese non c'è più Ciccuzzu.
Le celebrazioni religiose sono quelle assodate: il pellegrinaggio mattutino del 6 con la partecipazione del Cardinale Romeo, la celebrazione per gli ammalati, i fanciulli, le coppie di sposi e fidanzati, infine i giovani. Molto partecipate le celebrazioni dell'otto con la Messa Solenne presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi Vescovo Emerito di Palermo e cittadino Onorario di Altavilla Milicia, che tornava per la prima volta dopo la sua rinuncia al Vescovato di Palermo. Toccante il momento del saluto del Rettore. Il Cardinale De Giorgi a nome del Papa annuncia che con la partecipazione alla Messa Solenne viene concessa l'indulgenza plenaria con la benedizione papale. A seguire la condotta dei doni, momento culminante e pubblico della promessa alla Madonna, nota anche come la processione "re tuorci". Chiamata cosi perché nel passato i devoti portavano grosse torce con affissi ex voto e soldi oggi in disuso.
Nel pomeriggio la Solenne Processione con le tre volate degli Angeli. Nel Palazzo comunale il Sindaco Parisi e il Presidente del Comitato dei festeggiamenti "Madonna della Milicia", dott. Giovenco, hanno fatto omaggio al quadro della Madonna offrendo dei fiori. A seguire il Card. Paolo Romeo ha parlato ai fedeli incentrando il suo discorso sull'anno della fede. Durante la processione, subito dopo la seconda "vulata", il Parroco ha abbandonato il corteo, offeso da alcune persone per un dibattito sullo "u stillaru", antico canto dialettale. Purtroppo la tensione è salita ulteriormente. Nel Santuario alcuni individui hanno tentato di aggredire un inserviente pretendendo di occuparsi della discesa del quadro della Madonna. Sono episodi spiacevoli che hanno rovinato una festa fino a quel punto bella.
Gli spettacoli. Per quanto riguarda le manifestazione ludiche, l'amministrazione comunale ha provveduto ad offrire alcuni spettacoli musicali, in accordo con il Comitato, organizzati in via arciprete Gagliano: il 5 Pippo Esposito e la Band Italiana, il 6 il Gruppo "Acquario Palude" con le cover di Ligabue, il 7 Mario Renzi con il tenore Edoardo Guarnera e il soprano Federica Foresta. Mentre il giorno otto, grazie all'interessamento dell'on. Alberto Campagna, c'è stato il concerto dei Tinturia.
Ha lasciato un pò perplessi la scelta della nuova zona per gli spettacoli fino a giorno 5. L'affluenza infatti è stata scarsa e non per la qualità degli spettacoli che anzi meritavano apprezzamenti maggiori; forse il milicioto ci mette un pò alle novità. Comunque la nuova ubicazione ha permesso di estendere la festa per tutto il centro abitato.
Il Carro. L'attrazione principale della festa esterna, il carro, è stato oggetto di discussione in paese per voci infondate sul relativo finanziamento. Per questa edizione l'amministrazione ha messo a disposizione un contributo di diecimila euro e trovato uno sponsor per finanziare una parte dela rimanenza della cifra necessaria. Alla fine il carro si è fatto (nel dubbio la messa sul carro non era stata inserita nel programma). Si sono riscontrati alcuni problemi durante le tre serate. Nella prima c'è stato un errore nel girare il carro in via Cesare Battisti e ciò ha causato ritardi e la necessità di usare un muletto per risolvere il problema. Nella seconda serata alla fine del tragitto si è dovuto attendere il carro attrezzi per rimuovere un'auto che impediva di concludere il percorso. Nella terza serata, come nella seconda, si è dovuto provvedere alla rimozione di due auto posteggiate nella curva al Belvedere. Nella discesa è stato utilizzato come precauzione un muletto attaccato dietro al carro.
L'illuminazione. Siamo arrivati alla festa con il problema dell'illuminazione pubblica che, a seguito del sequestro della prefettura, ha lasciato buona parte del paese al buio. L'amministrazione comunale ha provveduto a minimizzare il problema utilizzando delle torri faro che hanno illuminato i tratti di strada ove si recitava l'ottavario. La torre è stata utilizzata anche nel punto di partenza del pellegrinaggio mattutino del sei. E' stata la prima volta ma forse sarebbe il caso che si ripetesse in futuro. Infine sono state collocate più luminarie coprendo così anche zone che nel passato restavano al buio.
L'organizzazione della festa è stata pensata in tutti i dettagli: una navetta che trasportava la gente dal parcheggio, vicino la torre di guardia, al belvedere e viceversa, un maggior numero di forze dell'ordine e della protezione civile, l'utilizzo di un carro attrezzi per le auto in sosta vietata, purtroppo utilizzato diverse volte. Rispetto agli anni passati l'organizzazione è stata migliore anche se ci sono margini per ulteriori salti di qualità. L'afflusso di gente tra sabato e domenica è stato enorme, possiamo stimare più di 50.000 persone.
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